Perderne uno o più e' legato al rischio di malattie cardiovascolari
Sfoggiare una dentatura sana è il segreto non solo del sorriso ma anche per un cuore in salute, infatti una ricerca mostra che aver perso uno o più denti (per cause non traumatiche) si associa a maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari negli anni a venire.
Condotto presso l'Università Islamica Imam Muhammad bin Sa'ud, lo studio è stato presentato a Dubai nel corso della Conferenza mediorientale dell'American College of Cardiology.
Già in passato diversi studi hanno collegato la salute cardiovascolare alla parodontite, malattia che se non trattata porta alla perdita di uno o più denti e che è caratterizzata da stato infiammatorio del cavo orale, che si riverbera anche al resto del corpo. La parodontite, sottolinea in un'intervista all'ANSA Cristiano Tomasi dell'Università di Göteborg, è la prima causa di perdita di denti dopo i 30 anni.
In questo studio sono state coinvolte in tutto 316.588 persone di età compresa tra 40 e 79 anni. L'8% del campione risultava senza denti e il 13% con malattie cardiovascolari. È emerso che solo il 7% del campione soffriva di malattie cardiovascolari pur non avendo denti mancanti. Anche quando si è andati a valutare la perdita solo parziale di denti (da uno a sei in meno) è risultata una forte associazione con le malattie cardiovascolari.
"I nostri risultati confermano la tesi di una associazione tra salute della bocca e salute cardiovascolare" - ha dichiarato Hamad Mohammed Qabha, autore principale dello studio. "Se i denti di un individuo cadono - afferma - devono esserci altri sottostanti problemi di salute. I clinici dovrebbero raccomandare che le persone sopra i 40 anni ricevano adeguate cure odontoiatriche per prevenire le malattie che portano a perdita di denti e quindi potenzialmente prevenire future malattie cardiovascolari", conclude.
Questo studio, commenta Tomasi della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), rappresenta l'ulteriore conferma di una correlazione tra patologie orali che portano alla perdita di denti (in primis la parodontite) e le patologie cardiovascolari. "È un segnale positivo - sottolinea l'esperto - che anche gli specialisti in cardiologia si stiano rendendo conto che la salute del cavo orale è un fattore essenziale nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. Non possiamo fare altro che sperare che questo porti a future collaborazioni tra queste branche della medicina", conclude.
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_denti_gengive/2019/10/03/il-sorriso-a-32-denti-e-lo-specchio-di-un-cuore-sano_d4f70a10-65ea-4edf-ae74-ef819cf0814d.html